Effetti Immagini

martedì 12 febbraio 2013

IN GRECIA SIAMO ALLA CENSURA!! (non è una esagerazione)


Grecia
La rete è rimasta il solo mezzo per far veicolare le informazioni e per far conoscere l’immane tragedia che si sta consumando a pochi chilometri dal nostro paese, nel cuore dell’Europa.

Grecia in ginocchio
La scorsa settimana l’autorità greca per la radio e tv (ESR) ha suggerito alle stazioni televisive di non trasmettere le immagini delle persone senza fissa dimora ed, in generale, della miseria che vivono i cittadini Greci.
D’ora in poi, anche immagini come queste potranno essere trasmesse solo dopo il consenso delle persone coinvolte.
Ecco cosa scrive TO BHMA: Στην Ελλάδα της κρίσης το ΕΣΡ υποδεικνύει στα κανάλια να κάνουν τα στραβά μάτια και να μη δείχνουν εικόνες που παραπέμπουν στην εξαθλίωση μέρους της κοινωνίας
Insomma: un invito a non mostrare la miseria!
E’ chiaro che si tratta di censura, per occultare quello che, piano piano sta venendo fuori: un economicidio a danno dei cittadini greci, che noi de IlContagio abbiamo testimoniato con questo post.
Ed i numeri parlano chiaro, purtroppo.
Nell’articolo di  TO BHMA ci si domanda: “quale sarà il prossimo suggerimento dell’ ESR? Di non riportare notizie sulla disoccupazione? di non pubblicizzare i casi di persone che si suicidano a causa di problemi finanziari?” (guardate che anche in Italia queste notizie sono sparite dai media).
La rete è rimasta il solo mezzo per far veicolare le informazioni e per far conoscere l’immane tragedia che si sta consumando a pochi chilometri dal nostro paese, nel cuore dell’Europa.
Nessun mezzo televisivo nazionale ha trasmesso queste immagini, nonostante le persone vogliano essere informate! (basti pensare che il nostro post è stato letto da circa 25.000 persone in 4 giorni)
Abbiamo sollecitato direttori di reti televisive e di giornali via twitter, ma niente.
Se riusciremo a fare la giusta pressione (cosa possibile solo attraverso la rete) questi signori saranno prima o poi costretti a parlarne, forse.
Noi abbiamo deciso di non mollare la presa.
Per questo, chiediamo l’aiuto di tutti.
E’ una battaglia di libertà, di informazione e di solidarietà al popolo greco.
Pensateci!
Un domani potrebbe toccare a noi.


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