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domenica 20 gennaio 2013

MONTE PASCHI ALLA DERIVA(TO)


Banche
Con l’operazione denominata Progetto Santorini, secondo la ricostruzione fornita da Bloomberg, la banca senese avrebbe patito delle perdite per 87 milioni di euro nel 2007, nel 2008 per 62 milioni, mentre nel 2009 la liquidazione dell’operazione ne ha portate 224,4 milioni.

 - di Paolo Cardenà-
La banca senese, nel 2008,  con l’aiuto della DEUTSCHE BANK, avrebbe stipulato un contratto derivato  per 1.5 miliardi di euro al fine di abbellire i conti. Contratto della durata decennale e in parte ancora in essere fino al 2018
Sembra che gli scandali che girano intorno al Monte Paschi, la banca dei compagni di Bersani & Co, non conoscano mai fine. Più polvere si toglie , più ne emerge. Una banca, la più antica del mondo, distrutta dai giochi di potere orditi dalla politica e portata alla bancarotta per mano del potere egemonico esercitato dal PD a difesa degli interessi di partito e delle poltrone da conservare per gli amici degli amici.

Una banca, al servizio del partito e grande catalizzatore di voti, mantenuta sulla pelle del contribuente italiano, all’uopo spremuto di tasse proprio per mantenere i privilegi di chi la controlla: la Fondazione Monte Paschi, espressione del partito guidato da Bersani. Lo stesso Bersani che 4 milioni di italiani hanno votato per la candidatura a Premier, facendo ingrassare le casse del partito/banca con circa 10 milioni di euro. La vicenda del Monte dei Paschi, con gli aiuti di stato concessi – prima con i Tremonti Bond e ora, con i Monti Bond-, è un grande scandalo di questa Italia che sta morendo sotto i colpi di una classe dirigente inetta e incapace. Una nazione portata allo stremo a colpi di tasse (con i tratti tipici di un vero e proprio totalitarismo tributario), finalizzate al mantenimento dello status quo di pochi a scapito della collettività.

Proprio ieri, attraverso un documento svelato da Bloomberg, si è appreso che la banca senese, nel 2008,  con l’aiuto della DEUTSCHE BANK, avrebbe stipulato un contratto derivato  per 1.5 miliardi di euro al fine di abbellire i conti. Contratto della durata decennale e in parte ancora in essere fino al 2018

Nello specifico, a quei tempi,  la banca guidata da Giuseppe Mussari (oggi presidente dell’ABI) avrebbe richiesto il sostegno del colosso tedesco al fine di “tamponare” una perdita di 367 milioni di euro su un contratto derivato precedentemente stipulato.

Con l’operazione denominata Progetto Santorini, secondo la ricostruzione fornita da Bloomberg, la banca senese avrebbe patito delle perdite per 87 milioni di euro nel 2007, nel 2008 per 62 milioni, mentre nel 2009 la liquidazione dell’operazione ne ha portate 224,4 milioni.

da Repubblica

I guai per il   Monte dei Paschi sono iniziati nel 2008 quando sotto la guida di Giuseppe Mussari la banca ha acquistato  Antonveneta a un valore doppio di quello di mercato: l’anno si è chiuso con un calo del titolo del 49% e dei profitti del 47%. Nello stesso periodo, la banca ha maturato una perdita di 367 milioni su un contratto derivato aperto con Deutsche Bank e relativo a una quota del Monte dei Paschi in Intesa SanPaolo. La crisi finanziaria ha fatto crollare le azioni di Intesa facendo perdere loro il 50% del valore e mettendo la banca sense nelle condizioni di registrare una perdita nei bilanci. Ma il Monte dei Paschi piuttosto che riportare una minusvalenza ha preferito rimpiazzare l’operazione. Alla discussione per rivedere il tutto partecipò anche l’allora direttore finanziario del Monte dei Paschi, Marco Morelli, oggi numero uno di Bank of America in Italia. 
Naque così l’operazione Santorini, dal nome della vulcanica isola greca attribuito a una veicolo finanziario irlandese. Monte dei Paschi acquista una quota in Santorini nel 2006, ma le operazioni partono nel 2008 quando Deutsche apre due opzioni (digital option) con la banca senese sull’andamento dei tassi di interesse legati all’euro. Una sarebbe stata positiva per Deutsche Bank, l’altra per Monte dei Paschi. Dai documenti sembrerebbe che la banca tedesca incassi fin da subito circa 60 milioni di euro per un prestito con scadenza a fine 2018. E che la banca senese abbia fornito una garanzia ai tedeschi contro la svalutazione di titoli di Stato italiani, venduti ai tedeschi, per un ammontare di 1,5 miliardi di euro. Nel 2007, l’operazione Santorini ha generato perdite per 87 milioni di euro, nel 2008 per 62 milioni, mentre nel 2009 la liquidazione dell’operazione ne ha portate 224,4 milioni. Repubblica via (Bloomberg)
Da ricordare, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che l’istituto senese ha recentemente ottenuto il via libera per gli aiuti di stato per quasi 4.5 miliardi di euro. Aiuti che gravano sulle spalle del contribuente e  che  assorbono abbondantemente  l’intero gettito dell’IMU  sulla prima casa, tanto per offrirvi un’idea.


Tratto da: MONTE PASCHI ALLA DERIVA(TO) | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/01/19/monte-paschi-alla-derivato/#ixzz2IWwWYjK5
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

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