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mercoledì 27 marzo 2013

NUOVI SCHIAVI


Politica Salute e Ambiente
La schiavitù è stata formalmente abolita in quasi tutto il mondo, eppure il numero degli schiavi aumenta sempre più. Uomini, donne, vecchi e bambini.

Italia - foto Gilan
Migrante in Italia - foto Gilan

Gli occidentali hanno inventato il commercio dell’essere umano. Dal Ghana e dal Senegal gli schiavi finivano in Brasile, Colombia, Cuba, nei Caraibi dello zucchero e nell’America delle piantagioni. L’abolizione decisa dalle potenze europee al Congresso di Vienna (1815) resta lettera morta. Nel 1808 la schiavitù viene condannata negli Usa, ma ci vorrà una guerra civile dal 1861 al 1865 per abolirla, ma solo sulla carta. Nel 1848 viene vietata nelle colonie francesi e in Gran Bretagna. Se nel Ghana viene abolita dagli inglesi un secolo fa, in Africa centrale la pratica continua alla luce del sole.



Negli Stati aderenti alla convenzione di Ginevra del 1926, la schiavitù, secondo la quale gli individui sono proprietà di qualcuno, senza diritti civili e politici, è perseguita penalmente. L’ultimo capitolo, però, non è stato ancora scritto.

La nuova schiavitù del debito sostituisce quella di sangue. Oltre al colore della pelle, ora è la miseria a determinare il degrado della vita umana. Non vediamo l'Altro da noi: al massimo lo scorgiamo in quanto merce o rifiuto.
Gli occidentali hanno inventato il commercio dell’essere umano. Dal Ghana e dal Senegal gli schiavi finivano in Brasile, Colombia, Cuba, nei Caraibi dello zucchero e nell’America delle piantagioni. L’abolizione decisa dalle potenze europee al Congresso di Vienna (1815) resta lettera morta. Nel 1808 la schiavitù viene condannata negli Usa, ma ci vorrà una guerra civile dal 1861 al 1865 per abolirla, ma solo sulla carta. Nel 1848 viene vietata nelle colonie francesi e in Gran Bretagna. Se nel Ghana viene abolita dagli inglesi un secolo fa, in Africa centrale la pratica continua alla luce del sole.

Negli Stati aderenti alla convenzione di Ginevra del 1926, la schiavitù, secondo la quale gli individui sono proprietà di qualcuno, senza diritti civili e politici, è perseguita penalmente. L’ultimo capitolo, però, non è stato ancora scritto.

Un fanciullo migrante - foto Gilan
I bambini ridotti in schiavitù dall’impunità garantita ai negrieri del terzo millennio, ci ricordano che la responsabilità è di ciascuno di noi, dell’indifferenza di realtà che ignoriamo finché non ci vengono sbattute in faccia con violenza. Delle merci spesso nobilitate da marchi di prestigio che continuiamo ad acquistare e a sfoggiare facendo finta di non sapere come e da chi siano state fabbricate.

In Italia, invece - oltre alla dilagante schiavitù dei lavoratori "stranieri" maltrattati peggio di bestie nelle campagne - è aumentato a dismisura il servilismo che alligna ovunque. E poi, nel Belpaese siamo talmente umani e cristiani che i migranti vengono rinchiusi a migliaia nei campi di concentramento della modernità, imposti dalla politica italiota (legge Turco-Napolitano & legge Bossi-Fini), in ossequio all'Europa. Vergognamoci tutti: non muoviamo un dito per arrestare questo crimine contro l'umanità.

L'Italia dovrebbe guardare soprattutto al Mediterraneo, al Medio Oriente, all'Africa, all'America Latina. Invece, la diplomazia italiota non è buona neppure a salvaguardare due marò e un ambasciatore.
Oggi gli schiavi costano così niente, che sono diventati una merce usa e getta. In fondo non esistono: sono invisibili.

Migrante in fuga - foto Gilan
Braccianti migranti - foto Gilan

Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it
Link: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/03/nuovi-schiavi.html


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