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giovedì 21 febbraio 2013

Pubblicità ingannevole: la dieta Tisanoreica supportata da studi scientifici approssimativi e discutibili


Salute e Ambiente
In questi giorni è apparsa su importanti quotidiani la nuova campagna pubblicitaria di Tisanoreica,  il metodo alimentare di cui ci siamo più e più volte occupati, basato su una dieta chetogenica, su alimenti iperproteici e integratori a marchio Tisanoreica.

La campagna pubblicitaria ha l’aggressivo titolo Be choosy! «Tutti promettono mari o monti», afferma lo slogan riferito evidentemente alla campagna elettorale. «Quando chiedi una dieta scegli chi fornisce gli studi scientifici». Segue la breve sintesi di tre studi realizzati da  Mech lab, il laboratorio scientifico dell’azienda che fa riferimento al fondatore Gianluca Mech, e firmati dal responsabile scientifico, Antonio Paoli, docente di discipline motorie all’Università di Padova.





 
centro studi TisanoreicaQuesta firma non compromette la validità degli studi in questione, ma difficilmente si potrà parlare di ricerca indipendente. Inoltre, gli studi coinvolgono un numero limitato di soggetti – da 8 a 106 – in un arco di tempo ristretto, mentre in genere, per valutare l’efficacia di una dieta, si lavora su un campione  numeroso e soprattutto si effettuano controlli a distanza di mesi per verificare se il risultato raggiunto si mantenga nel tempo. Una conferma dell’efficacia della dieta Weight Watchers, ad esempio, proviene da uno studio indipendente, durato un anno, commissionato dal  Britain’s Medical Research Council e svolto su 770 soggetti.

Entriamo ora nel merito degli studi. Il primo di quelli segnalati, Confronto tra dieta mediterranea, zona e tisanoreica su funzionalità epatica e renale ed assetto lipidico, è anche l’unico a menzionare  esplicitamente il nome commerciale Tisanoreica; gli altri parlano di dieta chetogenica, pensata per costringere l’organismo a bruciare i grassi.

gianluca mechForse per questo, o forse perché la testata italiana che pubblica l’articolo, Agro Food Industry High Tech,  è considerata una rivista commerciale e non scientifica, lo studio, che coinvolge 60 soggetti, non è  inserito in Pub Med, la principale banca dati della ricerca biomedica.
I risultati dello studio indicano un maggiore dimagrimento ottenuto con la dieta tisanoreica rispetto alla dieta mediterranea e alla dieta a zona.  Nella sintesi in lingua inglese proposta sul sito dell’azienda si  parla anche di una maggiore perdita di massa magra (lean mass), ma probabilmente si tratta di un errore perché si dovrebbe parlare invece di massa grassa.

Quanto agli altri due studi, uno, parzialmente finanziato da Gialuca Mech SpA (azienda produttrice di Tisanoreica), è stato pubblicato sul Nutrition Journal e valuta l’effetto della dieta chetogenica con prodotti Tisanoreica su peso e fattori di rischio di 106 dipendenti sovrappeso del comune di Roma per 6 settimane, registrando in proposito una perdita di peso media di 6,72 kg.

Il terzo, apparso sul Journal of International Society of Sport Nutrition e parzialmente finanziato da Gianluca Mech SpA, afferma, in base a una sperimentazione realizzata su 8 sportivi per 4 settimane, che la dieta tisanoreica non riduce la prestazione di forza in atleti d’élite nella disciplina della ginnastica artistica.

In sintesi si tratta di risultati interessanti, ma è davvero poco per affermare che “gli studi scientifici” abbiano decretato il successo del metodo Tisanoreica. In ogni caso, questi studi non rispondono a nessuna delle obiezioni più volte sollevate sulla scarsa efficacia e sulla salubrità del metodo stesso.

Paola Emilia Cicerone
© Riproduzione riservata
Foto: Photos.com, Tisanoreica

Fonte: http://www.ilfattoalimentare.it/tisanoreica-pubblicita-ingannevole-studi-scientifici.html



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