Effetti Immagini

giovedì 14 febbraio 2013

Muos Sicilia: padroni a casa nostra?


Salute e Ambiente
Sovranità ridotta a un colabrodo: ora chi fa i propri comodi sul nostro territorio, sbatte anche la porta in faccia ai funzionari italiani.

 di
MUOS Mobile user objective system
Gli Usa rifiutano la lettera di revoca dei lavori del Muos
Davvero sconcertante quello che sta succedendo in Sicilia a proposito del Muos. Se ne parla poco e niente a causa della campagna elettorale, e del fatto che la Sicilia è proprio una delle Regioni in bilico per il Senato. Si menziona, insomma, camminando sulle uova.
Per chi non sapesse nulla di Muos, ecco l'antefatto: si tratta di un sistema di super-radar militari americani (Mobile user objective system), le cui trasmissioni coprono tutto il pianeta. 4 le stazioni di trasmissione, in Australia, Virginia, Hawaii (in aree desertiche) e... a Niscemi in Sicilia. Insomma: è una potentissima installazione militare di un Paese straniero sul nostro territorio. Questo robo di potenza mostruosa supera anche tutti i limiti di emissioni elettromagnetiche, oltre a disturbare tutti gli aeroporti del circondario, e per questo i cittadini della zona si sono attivati per non concedere l'autorizzazione alla costruzione.


Nelle ultime settimane è successo un bel cancan alla Regione Sicilia: i deputati del MoVimento 5 Stelle hanno più volte fatto mancare il numero legale in aula alla votazione del Dpef, proprio per forzare la mano all'assemblea nel negare l'autorizzazione al Muos. Alla fine, il Presidente Crocetta ha firmato lo stop ai lavori dichiarando per giunta: "Non siamo una colonia".
Tutto bene quel che finisce bene? Manco per sogno. Ecco la notizia di ieri, da Repubblica: Gli Usa rifiutano la lettera di revoca dei lavori del Muos, firmata nei giorni scorsi dalla Regione siciliana.
In pratica, il Pentagono continua come se niente fosse ignorando le decisioni dell'amministrazione italiana. Il funzionario siciliano preposto, che si è visto sbattere la porta in faccia ed è stato lasciato fuori dai cancelli, ha finito col rivolgersi all'ambasciata americana perché non sa più a che santo votarsi. Ovviamente nessuna risposta neanche lì.
Lo slogan "Padroni a casa nostra", insomma, vale più al sud che al nord. Anche se qui, con la parola "padroni" non si intendono mica gli italiani. Succede anche con le trivelle, d'altronde: chi massacra la Sicilia per tirar fuori petrolio, infatti, se la cava con misere elemosine invece che con congrue royalties. Ne abbiamo parlato qui.
Dove si lascia spazio libero ai padroni, ci si ritrova schiavi.

Fonte: http://petrolio.blogosfere.it/2013/02/muos-sicilia-padroni-a-casa-nostra.html

Nessun commento: