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domenica 10 marzo 2013

ITALIA ALLA DERIVA. CHE FARE?


Politica
Ogni diritto di libertà può vivere soltanto se attecchisce nelle coscienze individuali e se trova un’autentica applicazione nella realtà.

di Gianni Lannes
Siore e siori, niente trucchi e niente inganni. Non siamo grullini del 5 stalle che prendono ordini senza fiatare. Ma come si fa? Grillo va in giro a promettere un referendum sull’Euro. Ora, qualcuno dovrebbe dirgli che nel nostro sistema costituzionale il referendum propositivo non è previsto e per introdurlo occorre una modifica ad hoc che richiede almeno un anno di tempo. Chi vuole prendere in giro il ragioniere telecomandato?

Non ho una ricetta pronta nel cassetto da propinare all’opinione pubblica oppure alle istituzioni. Ma ho pensato a qualche soluzione pratica - hic et nunc - da mettere in atto prontamente, se solo ci fosse buona volontà.

Breve premessa. Partiti e sindacati devono riformarsi seriamente e a fondo, altrimenti non resisteranno al prossimo anno. La terza guerra mondiale è già iniziata. Te ne accorgi dal clima autoritario che si respira ad ogni angolo. Dagli slogan che hanno sostituito il libero confronto di idee, dalla marcata restrizioni di libertà, dalla rassegnazione imperante, dal conformismo dilagante e dall’ottundimento generale. Non vi sembrano troppe coincidenze? Le dimissioni improvvise di un Papa, le elezioni anticipate, il boom dell’eterodiretto Grillo, i legami d’affari di Casaleggio (già pilota del padrone M5S) con la società Enamics? Nonostante il peggio non si deve disperare: c’è sempre una possibilità positiva.



In primo luogo l’Italia è sempre più povera a causa di un debito pubblico (oltre 2 mila miliardi di euro) artatamente gonfiato ed in continuo aumento, che comporta una gigantesca pressione fiscale. Questo debito pubblico è soltanto un’invenzione truffaldina assemblata da banchieri e politicanti per arricchire spudoratamente gli azionisti privati della Banca Centrale Europea (in primis Mario Draghi). Infatti, quando lo Stato chiede denaro alla BCE paga il costo del valore nominale con titoli del debito pubblico, vale a dire impegnandosi a riscuotere ingenti tasse dai cittadini e dalle imprese. Oggi le monete non coperte da riserve aurifere e il loro costo di emissione è prossimo allo zero. Eppure il guadagno di chi le emette senza controlli, ossia il signoraggio si aggira sul 100 per cento del valore nominale.

Che cosa è lo Stato italiano oggi in rapporto alla definizione che ne dà la Costituzione, in che misura questa ha trovato effettiva attuazione e che misura deva ancora attuarsi, quale è la vera portata del rinnovamento economico, sociale, civile, politico, introdotto o comunque indicato nel 1948 dalla legge fondamentale del nostro ordinamento statuale?

Una premessa: il popolo italiano ha già perso i propri diritti. Ora bisogna recuperarli, combattendo in ogni ambito. Basta con l'ipocrisia di Benigni e di tutti gli altri. La Costituzione repubblicana ed antifascista è stata sospesa, o più precisamente pensionata dal trattato di Lisbona (firmato il 13 dicembre 2007) entrato in vigore il primo gennaio 2009.

Ecco il mio piano (in pillole) non esaustivo, ma ampliabile:

- Governo di unità nazionale per un anno che avrà compiti ben definiti di realizzazione del bene comune.

- Elezione di un Presidente della Repubblica degno super partes, custode di meriti umani, culturali e/o scientifici (banditi i politicanti al Quirinale).

- Scongelamento della Costituzione italiana e disconoscimento dei seguenti trattati internazionali: Maastricht, Lisbona, Prum, Velsen - compresi MES e Fiscal Compact - che hanno annullato libertà, democrazia e giustizia sociale in Italia.

- Nuova legge elettorale per garantire proporzionalmente, la rappresentanza delle minoranze.

- Disconoscimento del debito pubblico.

- Sovranità monetaria effettivamente allo Stato (euro o lira non ha importanza).
- Abolizione immediata del signoraggio bancario.

- Politiche di Stato Sociale (Welfare State).

- Acqua pubblica (ai sensi dei referendum del 2011).

- Abrogazione di tutte le norme anticostituzionali e leggi ad personam.
- Sovranità territoriale.
- Bonifiche a carico del Governo USA dei territori italiani inquinato e contaminato dalle attività belliche.

- Disconoscimento e divulgazione di tutti gli accordi segreti tra Stato Italiano e - USA (mai ratificati dal Parlamento d’Italia), partire dalle clausole segrete dell’Armistizio di Cassibile, al BIA del 1954, fino ai giorni nostri.

- Uscita dalla NATO e disimpegno bellico immediato da tutti i teatri di guerra nel mondo.

- Chiusura di tutte la basi USA in Italia.
- Annullamento programma d'acquisto del veivolo da guerra F 35.

- Denuclearizzazione bellica. Allontanamento dal territorio italiano di tutti gli ordigni nucleari e chimici - detenuti illegalmente dal Governo degli Stati Uniti d’America - proibiti dal Trattato internazionale di non proliferazione e dal Trattato di Parigi.

- Abolizione del segreto di Stato, riforma dei Servizi di Intelligence, apertura degli armadi della vergogna Istituzionale.

Il sistema di potere che ha usato la partitocrazia per fare i suoi porci comodi in Italia, teme un’esplosione sociale più di una deflagrazione nucleare.

Un padre costituente come Giuseppe Dossetti ha insegnato:

“Quando i poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è un diritto e un dovere del cittadino”.

Ogni diritto di libertà può vivere soltanto se attecchisce nelle coscienze individuali e se trova un’autentica applicazione nella realtà.

Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it
Link: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/03/italia-alla-deriva-che-fare.html


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