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sabato 9 febbraio 2013

SOLITUDINE


Sono solo.
Sicuramente lo sono sempre stato, ma ora lo avverto, lo sento con una intensità sconvolgente.
Non si tratta di vittimismo o di autocommiserazione.
Tutti noi siamo soli, lo siamo sempre stati, questa è pura e semplice realtà.
Ma quanti hanno potuto davvero prenderne coscienza?
Quanti anche circondati da migliaia di persone, di distrazioni, in brevi o lunghi istanti della propria vita hanno potuto sondare questo vuoto assoluto, questa assenza così reale, così profonda.
Sembra di precipitare senza sosta, senza appiglio.
Solo pensieri circolari, crampi allo stomaco che fanno ritrarre le membra, cuore in testa e apnee profonde.
Mancanza, distanza dalla fonte.
Ci aspetta questo dal momento che siamo nati?
Allora ho già provato cosa significa, prima ancora di morire.

Simone

2 commenti:

Gianna Bonacorsi ha detto...

Avevo intuito che stavi attraversando un brutto periodo e queste parole me lo confermano. Conosco questa sensazione che tu descrivi: la solitudine è quella che si sente, non quella che si vive. Ma abbiamo dei grandi alleati: il tempo, la razionalità e l'istinto di sopravvivenza. Non ti dico di toglierti dalla solitudine, no, vivi la tua sofferenza fino in fondo, approfittane per fare anche cose questa: gridarla al mondo, riempirne pagine, scandagliarla come fosse un mare in tempesta. Non chiuderla dentro di te, ha bisogno di spazio per esaurirsi. Fanne un'amica con cui discutere e crescere, non un nemico da combattere, altrimenti ti soffocherà. E se vuoi io ci sono. Ciao Simone.

Simo Bi ha detto...

Grazie Gianna! Confermo l'idea, ormai convinzione, che tu sia una persona veramente speciale, una persona estremamente rara oggi. Le cose non succedono mai per caso...ho incontrato le tue parole, ho incontrato il tuo grande cuore. Adesso, in questo momento particolare della mia vita, questo tuo ennesimo messaggio scritto con una semplicità disarmante che solo una persona consapevole e comprensiva come te può essere in grado di scrivere, mi sta dando una forza inaspettata. Sto vivendo forse il tuo passato allo stesso identico modo. Grazie Gianna, tu mi hai compreso e io ho compreso te. Non capito ma compreso...la differenza è grande, molto grande. Grazie! A presto. Un Abbraccio