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lunedì 11 febbraio 2013

Il Papa si dimette...le opinioni dilagano


Cronaca Cultura e Società
Come si poteva prevedere la notizia del giorno ha innescato raffiche di articoli, opinioni, previsioni e altro ancora. Chi più ne ha più ne metta! Peggio della bufera di neve che sta imperversando in quasi tutto lo stivale. Nessuno se lo aspettava...alcuni lo annunciavano da tempo...altri acclamano l'apocalisse! Questi sono alcuni articoli trovati nella rete. Penso sia comunque il caso di cercare di capire con la nostra testa quale sarà l'esito di queste inaspettate dimissioni di Benedetto XVI.

Benedetto XVI

 

SI DIMETTE PAPA RATZINGER

di Gianni Lannes


Non era mai accaduto negli ultimi 7 secoli. In Vaticano adesso si va al Conclave. Angelo Scola, arcivescovo di Milano è il favorito. Gli anglo-americani lo volevano Papa già nel 2002. Cosa ha indotto il capo della "Santa Sede" a mollare in un amen il suo potere?
"Lascerò il pontificato entro il 28 febbraio". L'annuncio choc è stato dato direttamente dal pontefice, in latino, durante il Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. "Sento il peso dell'incarico, consapevole della gravità del mio atto, ma è per il bene della Chiesa", ha dichiarato per giustificare il suo passo indietro.  
 
Ufficialmente le motivazioni che avrebbero spinto il Papa a questa decisione sono tre. Primo, la malattia che lo ha indebolito. Secondo, la volontà di ritirarsi per meditare, restando però in un piccolo monastero all'interno della Città del Vaticano. Infine perché non è più in grado di esercitare il magistero papale.  
La Chiesa, in quel preciso momento, si ritroverà senza un pontefice. Joseph Ratzinger si ritira prima a Castelgandolfo, poi entrerà nel monastero di clausura in Vaticano. Potrà continuare a scrivere. E Angelo Scola viene già indicato come papabile numero uno. Il nome? Paolo VII.  
Alle ore 20 del 28 febbraio 2012 l'Appartamento papale sarà ormai sgombro. A quell'ora Benedetto XVI avrà terminato il suo pontificato e toccherà al camerlengo, cardinale Tarcisio Bertone, sigillare la porta dell'appartamento. Il Decano, cardinale Angelo Sodano, dovrà invece avvisare tutti i cardinali e convocarli a Roma. La Chiesa, in quel preciso momento, si ritroverà senza un pontefice. Con una sottile differenza rispetto al passato, almeno agli ultimi 717 anni dalle dimissioni (1296) di Celestino V: stavolta Joseph Ratzinger tornerà ad essere cardinale e, sull'esempio del predecessore, si chiuderà probabilmente in clausura.
Il portavoce della Sala stampa della Santa Sede ha altresì precisato che da Papa emerito Ratzinger potrà continuare a scrivere e pubblicare i suoi libri. Padre Lombardi ha comunque parlato di una prima permanenza a CastelGandolfo e poi in un monastero di clausura in Vaticano.
Qualcuno ha minacciato Ratzinger? Forse, il pastore teutonico non ha inteso fare la fine di Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani) - avvelenato con la digitalina nella notte tra il 28 ed il 29 settembre del 1978 - che si apprestava a smantellare i vertici dello Ior, in primis a mandar via monsignor Marcinkus. La banca vaticana , tra l'altro, aveva riciclato il denaro sporco di Cosa Nostra ed era implicata nell'omicidio del banchiere Calvi.

Una volta i cosiddetti alleati (USA  & GB), in realtà padroni d'Italia, si limitavano ad imporre governi scudocrociati, ora prendono di mira anche il cuore malato della cristianità. Singolari coincidenze, quasi in contemporanea: elezioni in Italia e dimissioni straordinarie del Papa. Altro che dietrologia e complottismi. Allora, ricatto, minaccia o c'è dell'altro? Attendiamoci una brutta sorpresa, anzi il peggio, in primavera.

Non ci sono santi, papale papale, ma solo giochi di potere sulla pelle dei sudditi. 

Marra: "Le dimissioni Papa sono una presa di distanza prima dell'imminente crollo del regime"

Marra: le dimissioni Papa sono una presa di distanza prima dell'imminente crollo del regime

Benedetto XVILe dimissioni del Papa sono una presa di distanza dal regime ora che esso, non essendo più in grado di dare risposte, sta per crollare sotto i colpi dell'autorità giudiziaria e del dissenso popolare. È un'opinione suggeritami dall'avv. Raffaele Ferrante, candidato nelle liste del PAS per il Senato in Campania, e la condivido completamente. I centri del potere economico e il Bilderberg stesso, che hanno guidato il mondo, sono in sostanza falliti, e il Papa non ha voluto essere coinvolto direttamente in questo immenso fallimento.




Alfonso Luigi Marra - PAS-FermiamoLeBanche&LeTasse

Fonte: http://www.nocensura.com/2013/02/marra-le-dimissioni-papa-sono-una-presa.html




IL PAPA FA IL GRAN RIFIUTO. SI E' CONVERTITO AL CRISTIANESIMO ?

FONTE: ILSIMPLICISSIMUS2 (BLOG)

Benedetto XVIVidi e conobbi l’ombra di colui/ che fece per viltade il gran rifiuto, così dice Dante di Celestino V, certamente il papa più famoso a dare le dimissioni. Ce ne sono stati altri che espressero questa intenzione senza poi concretarla, altri che probabilmente si tirarono indietro, ma in età così remota che tutto si confonde nella leggenda e comunque dentro una ritualità e una tradizione non ancora consolidate. Così di fatto Ratzinger è il secondo dopo quel Celestino, avvitato nella memoria assieme ai banchi del liceo come l’ignavo per eccellenza anche se Petrarca fornisce una prospettiva diversa, parlando di una scelta coerente e di una fuga dalla corruzione del mondo e della stessa chiesa

Questi ricordi  e vagabondaggi poetici ci possono però venire utili. Perché è vero che 85 anni sono una veneranda età nella quale le forze possono scemare, salvo forse che nell’Italia dei grandi vegliardi, ma Ratzinger non è stato eletto al soglio pontificio da ragazzino, aveva 78 anni passati da tre giorni quando fu incoronato sommo Pontefice il 19 aprile del 2005, una carica per la quale operò con energia almeno pari a quella dello spirito santo. Era presumibile dunque che l’età si sarebbe fatta sentire presto  tanto presto che già da oltre due anni Benedetto XVI accennava a una possibile quanto clamorosa uscita di scena. Volendo fare appello alla lucidità almeno quanto sembra ne faccia questa rinuncia, forse Ratzinger  avrebbe potuto riversare il proprio voto su un candidato più giovane.

Allora forse quegli 85 anni possono essere il meno e magari si può attribuire il gesto a una qualche malattia progressivamente invalidante. Ancora si può ipotizzare che Ratzinger volesse completare l’opera di ritorno alla conservazione dopo le aperture del concilio e che avesse giudicato il tempo a disposizione sufficiente: in questa prospettiva magari le dimissioni servono a condizionare il Conclave verso un candidato che porti avanti la linea anti conciliare. O forse- con benevolenza petrarchesca – che tutte le emergenze morali a cui si è trovata di fronte la Chiesa in questi anni e quelle che ancora conosciamo, ma che probabilmente si affacceranno prossimamente sono troppo per le sue forze, soprattutto in considerazione dei nidi di vipere che si sono mostrati  ad ogni angolo dei palazzi vaticani e che comprendono maggiordomi e banchieri dello Ior.

Certo Ratzinger rimasto per vent’anni nel cuore della vita vaticana non poteva farsi illusioni su  un ambiente terso e sereno. Come prefetto della congregazione per la dottrina della fede ne ha viste di tutte ed egli stesso nelle epistole ”De Delictis Gravioribus” e “Crimen sollicitationis” si fece portatore in qualche modo della prassi di nascondimento della pedofilia. Dunque forse la situazione è davvero peggiore di quella che si può immaginare. O chissà magari Ratzinger si è finalmente convertito al cristianesimo e il Vaticano gli è diventato intollerabile.

Fonte: http://ilsimplicissimus2.wordpress.com
Link http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2013/02/11/il-papa-fa-il-gran-rifiuto-si-e-convertito-al-cristianesimo/
11.02.2013  




Elogio delle dimissioni

Pubblicato il febbraio 11, 2013 di

Non sono religioso.
Sicuramente non sono cattolico.
Forse proprio per questo a me Ratzinger non mi è mai dispiaciuto.
Chi lo accusa di essere retrogrado, non ha capito nulla della Chiesa o della religione cattolica. Essendo la prima una organizzazione storica e politica con regole ben definite, essendo la seconda parte fondante di questo insieme di regole, da accettarsi non sulla base del “costume” (leggasi “moda”) del momento, ma, letteralmente, per “atto di fede”.
L’altro, il precedente, l’altro non ha MAI e dico MAI detto niente di diverso sui temi civili, eppure… Eppure tutto questo si fa finta di ignorarlo. Wojtyla è stato “molto amato”, quasi esclusivamente, credo, per la sua capacità di ammaliare le folle, in questo il primo (e si spera ultimo) Papa televisivo della Storia (non a caso nella vita precedente era un attore).
Wojtyla ha inciso, eccome se ha inciso nella Storia, e se abbia fatto bene o male sarà la Storia a deciderlo.
Infine, Wojtyla ha certo sofferto, e molto, negli ultimi anni del suo mandato, ma in questo, ancora una volta, è riuscito a rendere se stesso, il suo corpo malato, un efficacissimo strumento di comunicazione per le folle.
Ratzinger è personaggio diverso.
Studioso, dicono alcuni.
Non certo un politico, dicono altri.
Ebbene, io credo che le sue “dimissioni per raggiunti limiti di età”, ebbene io credo che questo, in un Paese come il nostro, nella nostra italica gerontocrazia, sia uno degli atti politici più forti che si possano immaginare.
Riconoscere che non si è onnipotenti.
Riconoscere che il proprio tempo è scaduto.
Riconoscere che si deve lasciare il posto ad altri.
E tutto questo, fatto da un uomo di fede, da un uomo che crede nell’immortalità e nell’eternità, beh, tutto questo è davvero un atto di grande forza.
Con le sue dimissioni Josefa ha superato Karol nella potenza della comunicazione.
Purtroppo temo che i nostri geronto-gerarchi (cattolicissimi, certo) staranno ben attenti a ignorare il suo messaggio.

Fonte: http://ilcontagio.wordpress.com/2013/02/11/elogio-delle-dimissioni/



Golpe in Vaticano

10 Febbraio 2013 Scritto da  Fausto Carotenuto 

CIR DimissioniPapaLe dimissioni del Papa sono un fatto storico di una enorme importanza. Un Papa è il garante di certi equilibri del potere imperiale-cattolico, un enorme potere mondiale. Se si dimette è perché viene costretto. E’ perché l’equilibrio che lui garantiva è crollato.
 
L’ultima volta è accaduto con Celestino Quinto, il Papa dei templari che voleva rivoluzionare la Chiesa portandola via da Roma e basandola nuovamente su un cristianesimo profondo. Per passare da un cristianesimo corrotto e di potere – la “ecclesia carnalis” – ad un cristianesimo aperto, pieno di veri valori spirituali sul modello del Cristo: l’ “ecclesia spiritualis”.

La chiesa di potere operò su più livelli per difendersi – facendo ricorso a manovre politiche, assassinii e perfino alla magia nera – per bloccare Celestino Quinto.

E Il manovratore cardinal Caetani lo indusse alle dimissioni nel dicembre del 1296. E poi, diventato Papa Bonifacio VIII, lo fece uccidere con un chiodo piantato nel cranio. La fine di Celestino Quinto e la conseguente fine dei Templari qualche anno dopo, mutarono profondamente la chiesa, facendola diventare solamente chiesa di potere e cancellando la gran parte delle correnti autenticamente spirituali.

E ora cosa succede?

Mai un Papa si è dimesso per motivi di salute. Mai ce ne è stato bisogno. Papa Giovanni Paolo II secondo era ridotto negli ultimi anni in condizioni ben peggiori di Benedetto XVI.

Ma ora una serie di operazioni su tutti i livelli – non solo materiali - è stata condotta per far compiere un ulteriore passo alla Chiesa in una direzione ancora più oscura di quella - sia pure non esaltante – degli ultimi secoli.  Ne abbiamo visto lo scorso anno arrivare alla superficie qualcosa quando il gioco dei ricatti incrociati curiali è arrivato nelle stanze del Papa, fino al processo al maggiordomo.

Quel processo è stato chiuso tappando molte bocche… In cambio di cosa? Quali ricatti hanno portato alla situazione attuale? La Chiesa era ancora in parte un ostacolo al raggiungimento del superstato mondiale? Un potere spirituale ancora più oscuro se ne vuole impossessare prima che il movimento del risveglio di coscienza travolga la Chiesa?

Uomini in nero si muovono astutamente nelle strade della capitale del cattolicesimo. Mentre un vortice di esseri oscuri ne avvolge il Cielo.

Fonte: http://www.coscienzeinrete.net/politica/item/1099-golpe-in-vaticano




La cold fusion funziona?
Roba da fine del mondo!

Il dilemma di Benedetto XVI

11 febbraio 2013: ci mancavano solo le dimissioni di Benedetto XVI e il toto Papa nero prossimo venturo!!!

Come vi ha appena ricordato MISTERO nel post precedente, il prossimo papa sarà il n. 112 della profazia di Malachia... 1 1 2... certo che se quel primo 1 1 lo leggessimo come 1+1 (o II in numeri romani) riecco immancabilmente spuntare proprio il nostro "odiato/amato"...
22!

E lo sapete quando e dove finisce lo Tsunami Tour di Grillo? 
Il 22 febbraio... a Roma... roba da fine del mondo!!! 
:-D

Liberissime associazioni a parte, segnalo a tutti qualcosa di molto più prosaico e rassicurante, un breve servizio mandato in onda da una televisione statunitense su una replica dell'esperimento di Celani col filo di costantana sotto l'egida del MFMP, lo riporta E-Cat World:

Come disse Einstein, meglio un ottimista che sbaglia che un pessimista che ha ragione, figuriamoci allora se gli ottimisti avessero pure ragione...! :-)
Fonte: http://22passi.blogspot.it/2013/02/la-cold-fusion-funziona-roba-da-fine.html



Il prossimo Papa sarà nero?

Papal Conclave-00511 Febbraio 2013, Joseph Ratzinger, papa Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni per il 28 Febbraio 2013. Non è l’unico caso nella Chiesa Cattolica, ma è rilevante perché da almeno cinque secoli non si dimetteva un Papa e lo stesso defunto Papa Giovanni Paolo II che era molto anziano e malato si rifiutò di dimettersi perché lo vedeva come se Gesu’ scendesse dalla croce.
Quindi è sicuramente un evento epocale e improvviso, dove probabilmente, oltre che per motivazioni fisiche ci sono anche motivazioni personali.
Ora,prima di Pasqua, dovrà svolgersi il Conclave, dove i 120 cardinali elettori decideranno chi sarà il prossimo Papa. Prima di giungere a questa votazione, dopo le ufficiali dimissioni papali del 28 febbraio, il Vaticano sarà retto dal Camerlengo Tarcisio Pietro Evasio Bertone.
Una profezia molto popolare sui papi è quella di San Malachia, che dal 1143 elenca attraverso 112 motti, i papi che si sono succeduti sul soglio pontificio. Seguendo i sostenitori di questa profezia Papa Benedetto XVI sarebbe il 111° Papa che San Malachia descrive come “De Gloria Olivae” , mentre il 112° Papa viene definito come “Petrus Romanus” e viene inoltre scritto in latino che “Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli cadrà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen.” Quindi Pietro il Romano sarebbe l’ultimo Papa durante la fine della Chiesa Cattolica.Come Pietro, discepolo di Gesu’, fu il fondatore della Chiesa, così il suo successore che guiderà la Chiesa durante la sua fine si chiamerà forse anche solo simbolicamente Pietro II.
Di conseguenza il Papa che verrà eletto nel prossimo conclave, seguendo questa profezia, sarebbe l’ultimo. Altre profezie come quella di Nostradamus o come sostenuto dal romanziere Schmeig Maria Olaf, parlano di Caput Nigrum, un motto mancante,quindi di una testa nera, che potrebbe stare a significare o che Pietro II è di colore oppure che prima di Pietro II c’è un 112° Papa che sarà di colore e poi ci sarà il 113°, quindi Pietro II.
Alla luce di queste considerazioni e alla luce di considerazioni di natura più razionale, vogliamo stilare un elenco dei cardinali più papabili. Verranno elencati come papabili soltanto i cardinali elettori, quindi con meno di ottant’anni. In teoria, qualsiasi persona battezzata può essere eletto Papa, ma a nostro parere difficilmente dopo un Papa che si è dimesso per motivi di salute, si sceglierà un cardinale ultraottantenne anche perché statisticamente nessuno degli ultimi papi aveva più di ottant’anni.
Stileremo degli elenchi seguendo anche i ragionamenti “profetici:
NOSTRI FAVORITI
cardinal-turksonPETER KODWO APPIAH TURKSON: cardinale e arcivescovo ghanese. Per noi risulta “profeticamente” favorito perché è di colore e inoltre si chiama Peter, Pietro in inglese. Inoltre ha 65 anni, quindi non è troppo giovane e neanche troppo anziano, è stato nominato da Giovanni Paolo II e se anche guardate il suo stemma, ha molto significati simbolici. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: ALTA
Tarcisio_Bertone_1TARCISIO PIETRO EVASIO BERTONE: cardinale e arcivescovo italiano. Anche lui è “profeticamente” favorito dato che nel suo nome compare Pietro e inoltre è nato a Romano Canavese, quindi coinciderebbe con “Pietro il Romano”. Inoltre è l’attuale Camerlengo ed è stato nominato da Giovanni Paolo II. A suo sfavore c’è il fatto che ha 79 anni. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: ALTA

FAVORITI “TEORIA PIETRO II”
PETER ERDO: arcivescovo e cardinale ungherese. Profeticamente favorito per il nome Peter. Ha 61 anni quindi abbastanza giovane e inoltre è stato nominato da Giovanni Paolo II. E’ stato due volte presidente della Conferenza Episcopale Europea. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-BASSA
ODILO PEDRO SCHERER: cardinale e arcivescovo brasiliano. Profeticamente favorito per il nome Pedro. Ha 64 anni quindi un’eta’ giusta. E’ stato nominato da Benedetto XVI. Depone a suo favore le suo origini tedesche e il fatto che probabilmente i tempi sono maturi per un papa extraeuropeo. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIA
JEAN-PIERRE BERNARD RICARD:arcivescovo e cardinale francese. Profeticamente favorito per la presenza di Pierre. Ha 69 anni quindi di età giusta. E’ stato nominato da Benedetto XVI. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: BASSA
FAVORITI “TEORIA CAPUT NIGRUM”
FRANCIS ARINZE: arcivescovo e cardinale nigeriano. Profeticamente favorito essendo di colore. Non è tra i cardinali elettori essendo ultraottantenne. Per i media è tra i favoriti. A nostro avviso difficilmente il conclave si orienterà verso un cardinale così anziano. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: BASSA
ROBERT SARAH: cardinale guineano. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 68 anni quindi un’età giusta. E’ stato eletto da Benedetto XVI.
PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-BASSA
POLYCARP PENGO: arcivescovo e cardinale tanzaniano. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 69 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Giovanni Paolo II. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-BASSA
JOHN OLORUNFEMI ONAIYEKAN: arcivescovo e cardinale nigeriano. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 70 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Benedetto XVI. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: BASSA
JOHN NJUE: arcivescovo e cardinale kenyota. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 69 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Benedetto XVI. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: BASSA
WILFRID FOX NAPIER: arcivescovo e cardinale sudafricano. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 72 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Giovanni Paolo II. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-BASSA
GABRIEL ZUBEIR WAKO: arcivescovo e cardinale sudanese. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 72 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Giovanni Paolo II. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: BASSA
LAURENT MONSENGWO PASINYA:cardinale congolese. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 74 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Benedetto XVI. PROBABILITA’ DI ELEZIONE:BASSA
THEODORE-ADRIEN SARR: arcivescovo e cardinale senegalese. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 77 anni quindi un’età abbastanza avanzata. E’ stato nominato da Benedetto XVI. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: BASSA
ANTHONY OLUBUMNI OKOGIE: cardinale nigeriano. Profeticamente favorito essendo di colore. Ha 74 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Giovanni Paolo II. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-BASSA
ALTRI FAVORITI
MARC OUELLET: arcivescovo e cardinale canadese. Favorito dai bookmaker. Ha 69 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Giovanni Paolo II.A suo favore il fatto di non essere europeo, però rimane etnicamente bianco, quindi non una vera svolta. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIA
ANGELO SCOLA: arcivescovo e cardinale italiano. Favorito dia bookmaker. Ha 72 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Giovanni Paolo II. A nostro parere essere italiano ed europeo non depone a suo favore, dato che la Chiesa dovrà probabilmente aprirsi agli altri continenti. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-ALTA
ANGELO BAGNASCO:arcivescovo e cardinale italiano. Favorito dai bookmaker. Ha 70 anni quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Benedetto XVI. E’ il presidente della CEI. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-BASSA
LUIS ANTONIO TAGLE:arcivescovo e cardinale filippino. Favorito dai bookmaker. Ha 55 anni, quindi sarebbe un’età forse troppo giovane. E’ stato nominato da Benedetto XVI. A suo favore sarebbe il fatto che una sua nomina è una grande apertura ai cattolici orientali e anche la sua giovane età potrebbe essere un segno di rinnovamento. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-BASSA
CRISTOPH SCHOENBORN:arcivescovo e cardinale austriaco. Favorito dai bookmaker. Ha 68 anni, quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Giovanni Paolo II. E’ portatore di una linea riformista e questo può giocare a suo favore se prevarrà una linea innovatrice. A suo sfavore invece il fatto di essere sempre di area tedesca come Ratzinger e quindi un segnale di poca apertura verso gli altri continenti. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIA
TIMOTHY MICHAEL DOLAN:arcivescovo e cardinale statunitense. Favorito dai bookmaker. Ha 63 anni, quindi un’età giusta. E’ stato nominato da Benedetto XVI. PROBABILITA’ DI ELEZIONE: MEDIO-BASSA
Questi sono i principali candidati, a nostro parere, alla successione di Ratzinger. Ovviamente questo articolo tiene conto sia di analisi razionali ma ha voluto coinvolgere anche la parte “profetica”. Nulla esclude che il successore non sia tra quello qui elencati. I cardinali elettori sono 120 e probabilmente il nuovo Papa sarà uno di loro. Difficilmente verrà scelto un cardinale non elettore ultraottantenne, dato che questo Papa si è dimesso per motivi di salute e che nessuno degli ultimi papi aveva più di ottant’anni. Inoltre, a nostro avviso, è probabile che la scelta sia per un cardinale extraeuropeo dato che non c’è mai stato e che ormai buona parte dei cattolici vive fuori dall’Europa. Sarebbe una scelta di rinnovamento coerente con la natura universale della Chiesa. Anche Papa Ratzinger si era espresso in precedenza dicendo che i tempi erano maturi per una scelta del genere. C’è anche da aggiungere che in linea di massima consideriamo, anche per una questione di anzianità, più probabile l’elezione di un cardinale non nominato dall’ultimo Papa, ma nominato da Giovanni Paolo II.
Queste sono le nostre considerazioni. Appena ci sarà l’elezione del nuovo Papa commenteremo la sua figura e il suo stemma, così se possono essere trovati dei riscontri seri che confermino o smentiscano la profezia di Malachia o altre profezie sui Papi.

Fonte: http://www.hescaton.com/wordpress/il-toto-papa-e-la-profezia-di-san-malachia/

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