

di Debora Billi
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L'accerchiamento degli Amish va avanti da decenni, e alla fine a spuntarla, come prevedibile, è stato il denaro dei petrolieri. |
Ebbene, tutto pensavo fuorché gli Amish aprissero le loro terre al fracking. Da sempre rifiutano qualsiasi contatto con la società moderna, da loro chiamata "Gli inglesi" ("Non avevo mai sentito nominare la Chevron" dichiara uno di loro), anche a brutto muso. Invece ora mi tocca leggere che le grandi compagnie sono riuscite a trivellare negli incontaminati campi Amish. Ai contadini pare inverosimile riuscire ad affittare campi a volte improduttivi per cifre a tre zeri per acro, e l'idea che viene suggerita è che con tali principeschi guadagni gli Amish potranno tornare a coltivare la terra come unica attività, e a sovvenzionare la loro idea di vita "vecchio stile".
Loro possiedono alcune delle più ambite terre della nazione, e la raffica di affitti dalle compagnie petrolifere sta creando milionari tra loro. E disturbando comunità preoccupate di invidie e avidità.
Credo che sarebbe la fine delle comunità Amish. Invase dalle attività minerarie, inquinati campi e falde acquifere col fracking, ridotti ad usare il denaro di tale scempio per mantenere a mò di curiosa messa in scena quello stile di vita che hanno invece ostinatamente perseguito per secoli con convinzione. Tutto ciò è davvero orribile.
Ma d'altronde, prima o poi doveva finire. L'accerchiamento degli Amish va avanti da decenni, e alla fine a spuntarla, come prevedibile, è stato il denaro dei petrolieri.
Foto - Photopin
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Fonte: http://petrolio.blogosfere.it/2013/02/fracking-ed-ora-corrompe-le-comunita-amish.html
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