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lunedì 21 gennaio 2013

OCEANI


Gocce di lacrime salate come acqua d'oceano esprimono la vastità dei sentimenti più profondi e veri.
Percorrono piccoli tratti di viso lasciando tracce di luce riflessa.
Non vanno asciugate per vergogna ne tantomeno nascoste per orgoglio, semmai appoggiate sulla spalla di chi è testimone di quell'intimo segreto, di quella vastità d'animo che ogni oceano racchiude in sè.

Simone




Il significato del Pianto

 

Una volta un ‘amico’ mi ha chiesto ‘perché piangi? A cosa serve? Non serve a nulla’. Rifletto da mesi su questa frase e mi sono venute in mente tante cose, vorrei dirle al mio amico o almeno tentare.

Si piange quando un’emozione è così forte ed intensa che il corpo non la contiene, l’emozione deve manifestarsi in qualcosa, deve uscire, deve spingersi con la massima intensità fuori di noi e testimoniare qualcosa.

Si piange quando ci si commuove per una cosa così bella da sembrare un miracolo non terreno,

Si piange quando ci si sente impotenti, frustrati, di fronte a cose che devono subirsi,

Si piange quando si è stati vicini alla vera felicità e si perde tutto in un attimo, per smarrimento,

Si piange quando i propri principi vengono violati e si sente di vivere in un mondo ingiusto,

Si piange quando le proprie preghiere non vengono ascoltate,

Quando si sono esauriti tutti gli strumenti di reazione,

Quando tutto ciò in cui si sono concentrati i propri sforzi, le proprie aspettative, le proprie speranze crolla,

Quando ci si regala completamente e si viene allontanati,

Quando chi ci sta accanto non riesce a ‘sentirci’,

Si piange quando si ama e al proprio amore non viene data importanza, per la delusione,

Si piange perché il proprio amore per qualcuno o qualcosa è stato importante, lasciando che tutto il proprio essere senta il dolore del distacco come tributo e come testimonianza dell’immensità del proprio sentimento.

E’ vero, amico mio, piangere non è una cosa che ‘serve’ a qualcos’altro di pratico, ma far finta di ridere ha la stessa inutilità. Non si piange davvero e non si ride davvero: in pratica non si lascia sentire fino in fondo nulla al proprio essere.

Nonostante non abbia applicazioni pratiche però, piangere serve a segnare delle tappe della nostra vita, l’intensità delle emozioni che ci lasciamo sentire ci faranno sempre ricordare l’importanza del motivo per cui si è pianto. E’ una questione di lealtà e rispetto per l ‘oggetto stesso del pianto, dunque piangere è nobile. Ed infatti come tutte le cose ‘nobili’ difficilmente ha un’applicazione pratica. Ma serve a ‘conoscere’ la verità dentro di noi, a crescere e non inaridirsi, e a ricordarti che solo chi ha veramente pianto si accorge di aver veramente amato.

Questo, amico mio, è l’amore che ha il carattere dell’eternità, un giorno forse lo capirai anche tu.

Ti abbraccio.

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